-CHE SONO LA PERSONA PIU' FELICE. GRAZIE MAMMA E GRAZIE PAPA'. VI AMO.
—we love u more(@peppasaveme) 21 maggio 2013
Grazie mamma per aver realizzato il mio sogno. Grazie, sei la migliore
— Italy thanks 1D (@xharrysocks) 21 maggio 2013
ringrazio mia madre per avermi fatta andare. grazie mamma, ho realizzato il mio sogno
— 20 may.i saw them (@ubelieve_) 21 maggio 2013
tornare a casa e trovare questo foglietto da parte di mia mamma per il concerto di stasera non ha prezzo. grazie ma' twitter.com/xcolferscoke/s…
— 'we love you more' (@xcolferscoke) 20 maggio 2013
sto piangendo oddio. grazie papà, grazie di tutto ommioddio
— sexy little mix (@jadeshope) 16 maggio 2013
Potrei spendere righe su righe sottolineando come solamente cinque persone del totale delle partecipanti a due date abbiano pensato di sprecare qualche istante per ringraziare le persone che materialmente e concretamente hanno reso possibile l'avverarsi di un solo desiderio, ma sapete cosa? Dopo. Adesso voglio godere del fragile calore di questa fiammella di speranza che sento ardere fioca in me.
E se per caso sentite di volervi lamentare perché, diversamente dal solito, in questo post c'è molto poco sarcasmo e molta poca cattiveria, è giusto rendervi partecipi del fatto che...
E dire che magari quei genitori han dovuto risparmiare per mettere da parte i soldi per quei biglietti e rinunciare ad altro per rendere felici le figlie e avverare un loro sogno.
RispondiEliminaIl problema è che si dà per scontato che tutto sia dovuto, che si possa avere tutto ciò che si vuole, senza troppa fatica, e che, soprattutto, ci si ottenga battendo i piedi a terra come bambine bizzose.
Un grazie era dovuto ed era il minimo.
E io ancora sto sbrodolando di fronte al biglietto di quella mamma che è un amore, stop.
E ricordiamo le altre tremiladuecento che i genitori li hanno insultati senza pietà, svergognandoli su twitter, per non aver pagato loro il concerto.
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