domenica 17 marzo 2013

Cronache acide di una lettrice incazzata, parte III: edizione domenicale.


Vi chiederete perché stia insistendo così con questa cosa indegna, orrendamente tradotta e terribilmente scritta persino nella lingua originale (non che mi sia registrata sul sito dove è pubblicata in origine, mancasse altro, ma io il mio sesto senso per le cose brutte lampeggia allarmato e io mi fido).
Eh, chiediamocelo assieme che magari troviamo una risposta plausibile, e nel mentre io mi impegno ad affrontare più capitolo del solito. Perché è domenica, fa un freddo becco, Kora dorme e non ho molto altro da fare al momento.
Fondamentalmente mi diverto un sacco, credo sia la cosa più onesta da dire, voi no? La cosa è brutta, affatto avvincente e assurda in ogni sua scena.
La protagonista, agli albori del capitolo sei, è buona solo di, in ordine di apparizione:
- strisciare tra gli scaffali del negozio di dischi dove lavora e dove ha pure il coraggio di consigliare un "gran disco" dei McFly. I McFly. Che non ascoltavo neppure quando avevo l'età per farlo ma ricordo spopolavano tra le mie amichette della pallavolo;
- essere la causa delle percosse subite dal suo collega;
- preoccuparsi della mano insanguinata di #PoveroMalatoDiFiga dopo che ha picchiato il suo collega e non del suo collega picchiato;
- scappare in un parcheggio dove le gambe lunghe di #PoveroMalatoDiFiga le danno merda in zerodue (Bo, ma ci sarà una cosa in cui sarai brava, qualcosa al di fuori delle pratiche sessuali cui parteciperai in futuro e nelle quali diventerai quasi sicuramente un asso perché le cose mlmlmlml sono la specialità delle pervy directioner che leggono questo genere di merdate e secondo lo standard fisso stabilito dalla convenzione internazionale delle autrici di MPD - merda per directioner - non può andare diversamente?);
- accettare un secondo appuntamento nonostante, a questo punto per amor proprio, meglio sarebbe stato dargliela direttamente nel parcheggio e farla finita lì (Steve, mi senti? Sei ancora in tempo per andare dalla polizia e sporgere denuncia per aggressione!), nonostante persino le amiche diano voce alla comune e ben diffusa incredulità chiedendosi - e chiedendole - come possa uscire di nuovo con lui dopo tutto quello che è successo la volta prima.
- evitare di rispondere alla suddetta domanda, perché neppure l'autrice è in grado di giustificare un tale livello di idiozia così ben modellata nella figura di Bo che proprio boh. Boh, Bo. Bo-bo. Bobo. Ok la smetto.
E quindi cosa si inventa questa fanciulla anglosassone/americana/madrelingua inglese che ha partorito la fanfiction nota al secolo come Dark, che vanta incomprensibilmente più di 3000 recensioni solo sull'efp mentre piccole perle come questa, o questa, sono costrette ad un ingiusto anonimato?
Ragazzi teniamoci forti sulle sedie perché Heather sta per vincere il premio di peggior madre dell'anno, del secolo, del millennio e di sempre. Un trionfo di irrealtà, cose che davvero noi umani non abbiamo mai visto né mai, si spera, vedremo.

"Scusa Luc, devo andare."
 Mi salutò prima che chiudessi la telefonata.
 "E' aperto." Dissi suggerendo a mia madre di entrare.
 Davo le spalle alla porta, con lo sguardo rivolto sui vestiti appesi nel mio guardaroba. Le mie dita sfiorarono le varie grucce prima di tirarne fuori una a cui era appeso un top.
 "Mamma, cosa..."
 Mi voltai, facendo cadere sul pavimento i vestiti che avevo tra le mani. Harry era lì di fronte a me con un sorriso sulle labbra, guardandomi con attenzione. Mi resi conto in quel momento che indossavo solo dei pantaloncini ed una canotta. Il suo sguardo si mosse su e giù sul mio corpo prima che parlasse.
"Speravo volessi indossare qualcosa di un po' più sexy." Ammiccò, indicando il top che avevo fatto cadere sul pavimento.
Nessuna parola uscì dalla mia bocca mentre lo guardavo camminare verso il mio letto. Si sedette, stendendosi sui gomiti mentre io rimanevo in piedi di fronte a lui. Harry si guardò intorno nella mia stanza, fermando lo sguardo su vari oggetti prima di riportarlo su di me.
"Io... Come sei entrato?" Scossi la testa.
"Tua madre mi ha fatto entrare."
Cioè, non siete deliziati?
La signora Heather, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha fatto entrare nella camera della figlia adolescente un adolescente maschio dalle intenzioni più che esplicite come se fosse un cucciolo di cane in cerca di una ciabatta da mordicchiare. E noi sappiamo che non è di una ciabatta che va in cerca, il nostro #PoveroMalatoDiFiga. O possiamo chiamarla ciabatta se proprio vogliamo, ma abbiamo tutti capito di cosa va in cerca lui. E a riprova del fatto che le ciabatte non gli interessano quando Bo torna dal bagno dove è andata a cambiarsi (grazie al cielo non gli ha chiesto di voltarsi ma se ne è andata lei a spogliarsi altrove) lo trova con in mano un paio di mutandine di pizzo. PervyBo. PervyBo che si fa fare un secondo principio di succhiotto e acconsente ad andarsene con lui. Con il marchiatore di colli immacolati. Il picchia-colleghi. Colui che ti chiude in macchina quando ti porta a spasso perché tu non possa scappare. StupyBo.
Insomma, escono. E mentre sono nel vialetto a lei viene in mente di chiedergli se è solito fare così con tutte, "farle mettere paura" di stare con lui. E al di là del fatto che andrebbe aperta un'ennesima parentesi sulle scelte linguiste della ragazza che sta tentando (con risultati mediocri nella migliore delle ipotesi) di tradurre questa schifezza, come Carrie Bradshow non posso fare a meno di chiedermi se Bo ci è o ci fa. Perché manda dei segnali un po' contrastanti, in verità. Prima si caga in mano al pensiero di lui, poi si sente sicura e protetta nel suo abbraccio al punto da 1.ammettere pubblicamente di essere terrorizzata da lui, cosa che non era un gran mistero ma probabilmente c'era la necessità letteraria di farglielo dire 2.comportarsi come se di lui si fidasse davvero, cosa che probabilmente è pure vera perché se un ragazzo ti fa così tanta paura  non solo non ci esci, ma non gli fai neppure capire di essere terrorizzata. Scopriamo quindi che lei è l'unica, the special one, perché il resto del genere umano femminile è composto da troie più che ben disposte a smollargliela il prima possibile. Forse per levarselo dalle palle, o forse perché nella mentalità bimbominkiosa qualsiasi ragazza abbia la facoltà di dialogare con un ragazzo senza arrossire e senza balbettare è effettivamente una puttana come twitter ci ha ampiamente insegnato. Fatto sta che la coppia del secolo questa volta se ne va in un club, non dopo averci messi al corrente del fatto che Heather, la madre che nessuno vorrebbe, ha detto a #PoveroMalatoDiFiga che passerà la notte fuori casa. Che voglia davvero vedere sua figlia fatta fuori da uno psicopatico? O è lei una psicopatica direttamente? Ai posteri l'ardua sentenza.
Nel club una bellissima sconosciuta di cui si conosce il nome senza che sia mai stata citata prima, Hayley, informa Bo che "tu gli piaci". E li ha visti assieme manco due secondi, quindi questa o è la suora confessorA di Harry o è una pazza visionaria a causa del metagame dell'autrice. Che non so se si chiami così anche in ambito di fanfiction, ma sostanzialmente è quando un giocatore (in questo caso un autore) si serve in gioco (nella storia) di informazioni che conosce per motivi che esulano dal gioco. Wikipedia ce lo spiega in maniera più dettagliata qui. E mentre se ne stanno lì a comportarsi come fossero migliori amiche senza aver mai, letteralmente, scambiato una sola parola, entra in scena Jake. Il molestatore. Perché era evidente che Harry Styles non potesse essere altri che il bravo ragazzo, non è vero? Perché non essere originali una volta tanto e fare di lui il vero cattivo? Perché smerdare quella che avrebbe potuto essere l'unica scintilla di originalità di tutta la cosa? Perché abbiamo a che fare con directioner, ecco perché. Bambine che vedono i grandi occhi chiari di Harry Styles e lo identificano con un bravo ragazzo senza tener conto del fatto che è inglese. E gli inglesi non sono bravi ragazzi. E non si lavano, né si cambiano le mutande.
Evitando di divagare troppo, la nostra Bo si fa trascinare in un vicolo da Jake, confermando così il fallimento delle squadre di ricerca partite e mai più tornare in cerca della sua intelligenza perduta. Perché lei non si fida, di Jake, ma lo segue lo stesso nel vicolo. E a questo punto, dico io, lo stupro te lo sei proprio meritato perché non hai bevuto e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali hai seguito un ragazzo losco in un vicolo losco e sporco. Senza andare in cerca di droga. 
In suo favore interviene la coerenza assoluta dell'autrice che fa provvidenzialmente intervenire #PoveroMalatoDiFiga nelle vesti di #PrinceCharming. Che se fosse davvero il bad boy che dicono allora opterebbe per una ripassatina veloce dopo che l'amico si è servito, ma è inutile anche solo discutere a riguardo perché già sappiamo che si sposeranno e avranno frotte di frugolini bellissimi che saranno la gioia di Heather-madre-snaturata. O in alternativa si ameranno facendosi così tanto male da doversi suicidare assieme. Cliché, cliché ovunque. Interviene e si mette a massacrare l'amico perché Bo è sua, proprietà privata, e lei si trova ad acconsentire a passare la notte con lui perché non uccida Jake il mancato stupratore. Il suo aggressore. No comment. Come se non bastasse, la botta di vita è talmente forte che accade l'impensabile.

Non riuscì a finire la frase poichè lo spinsi contro il muro. Harry apparve scioccato per qualche secondo quando poggiai le mani sulle sue spalle, sollevandomi esitante. Un respiro caldo accarezzò il mio viso quando le mie labbra sfiorarono per un momento le sue. Le mie ciglia svolazzarono a quella sensazione. Allontanandomi leggermente, non riuscii a capire la sua espressione. Lentamente mi avvicinai di nuovo, in attesa. Delle grandi mani si poggiarono sui miei fianchi quando il suo volto si avvicinò. Il suo naso sfiorò il mio come per testare se mi sarei tirata indietro. Non lo feci. Le labbra piene di Harry premettero sulle mie. Erano calde, i suoi movimenti delicati rispetto a quando mi aveva baciato precedentemente.
Vogliamo parlarne? Dobbiamo.
Sul fatto che lei se lo limoni così spudoratamente dove aver fatto la santarellina riottosa per ben OTTO capitoli non occorre dire più di tanto, tutti hanno capito perfettamente che sotto sotto è una vera pervy, ma le ciglia svolazzanti? Anche ammettendo siano lunghissime e tutto l'amabaradan della Mary Sue che sono bellissime a prescindere (stereotipo cui scampa solo perché è troppo stupida), è impossibile che le ciglia svolazzino. E se lo fanno io voglio un video che mi mostri come questo accade perché al momento in testa ho l'immagine (svolazzante) delle criniere dei My Little Pony.

Ciglia svolazzanti. Se ne vanno assieme. Cosa sconvolge di più?
Forse che il dettaglio che tornino ad immergersi nell'atmosfera sudata del club per poi uscirne di nuovo. Perché prima dove stavano? Un cortile interno no perché era un vicolo, quindi? Mah. Boh. Bo.
Mentre se ne vanno ho di nuovo un imbarazzante flash che mi rimanda a Twilight, quando Bella fa qualcosa di estremamente stupido (cioè sempre) e Edward è troppo arrabbiato per potersi placare. Qui  esempio quando lei bagola tutta sola per i vicoli del porto della cittadina dove ha accompagnato e abbandonato le sue amichette e si ritrova in mezzo ad un gruppo di malintenzionati? Strane tutte queste coincidenze e similitudine, vi pare? 
Poi vabbeh, il fatto che siano costretti a dover andare a casa di lui a piedi perché gli amici di Jake il mancato stupratore stanno davanti al suo macchinone è forse l'unica cosa normale, quindi sorvoliamo e evitiamo anche di notare che la passione per i vicoli è un pelo morbosa. Solo io credo di non aver mai visto così tanti vicoli in vita mia, neppure nelle periferie più malfamate delle peggio capitali europee. E Bo inciampa continuamente. ComeBellaCoff. Pomiciano di nuovo nel vicolo. Magari vicino ai cassonetti dell'immondizia. Magari tra i topi. Lo schifo. Pomiciano e lui vuole something more, ma basta un carezzina alla gambina e la riottosa torna riottosa, no massa divertente, no, ma la dura verità è che il capitolo 9 è solo un intercalare assolutamente inutile per arrivare dal club all'appartamento di #PoveroMalatoDiFiga e non ha altri scopi. Non dice nulla. 
Lo stesso vale per il capitolo dieci, nel quale tutto quello che succede si può riassumere in Bo che viene portata di peso a letto come fosse una sposa e indossa un paio di pantaloncini e una maglietta di lui dietro suo esplicito ordine. Si scopre che vive solo, particolare fondamentale se il rating rosso della fanfiction: scopare con genitori in casa è difficoltoso, quindi si fa prima ad eliminarli dalla scena come non fossero mai esistiti, ignorando il fatto che stiamo parlando (credo) di liceali
Come paga l'affitto? Come fa la spesa? Ma mangia? Ma fa tutte quelle cose per cui è necessaria un'entrata economica fissa? Le bollette nel mondo delle fanfiction non esistono? Ho come il sospetto che lei non avrà MAI il ciclo, non correrà mai il rischio di rimanere incinta e soprattutto niente impedirà loro di comportarsi come criceti in calore ogni giorno tutti i giorni. 
Perché lui vuole solo farla sentir bene. E io sto iniziando a sentirmi male.


Capitoli 6 - 10, qui il link sull'EFP.

7 commenti:

  1. Questa "cosa" vale la pena di essere letta solo per potersi godere appieno le tue recensioni, ma, visto che io non posso reggerla e mi fa paura, rido come una scema nel leggere le avventure di #PoveroMalatoDiFiga che, se fosse sano di mente, darebbe due botte, giusto due, a Bo (che è inutile come il suo nome), e la scaricherebbe al porto. Ma qui siamo nella fantasyland e tutto può accadere, anche che un bad boy si innamori della principessina di turno, tutta ciglia svolazzanti e zero materia grigia, che lo salverà dalla vitaccia che conduce. Ahimè.

    E' una gioia leggerti, darling <3

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  2. Io vi amo, entrambe. E detto ciò torno a studiare.
    Addio.
    Fra.

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  3. Io vi amo, vi adoro. Voglio erigervi una statua degna di questo nome.
    Non vedo l'ora di leggere il seguito delle mirabolanti avventure.
    Cos

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. No vi giuro, sto morendo dalle risate! Ho scoperto il blog per caso dal profilo di cee su twitter e me ne sono innamorata! E chi vi molla più :P

    xo,
    Sil

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  6. Ho scoperto da poco questo blog e sto morendo dalle risate. Vi adoro. Anche perché conoscevo Dark e l'avevo leggiucchiata ed è bello scoprire di non essere l'unica ad esserne uscita sconvolta per l'incomprensibile successo di quella... cosa.

    Fren.

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