Capita
che quando ti rapiscano, l'unica cosa sensata che ti passi per la
mente sia di flirtare non tanto velatamente col tuo aggressore e
perda del prezioso tempo vitale nello sbavare osservandolo mentre
guida e fuma, nonostante tu l'abbia già definito psicopatico,
bipolare e pazzo (tu guardi troppo Criminal
Minds,
cara autrice, fattelo dire): "era abbastanza carino, anche
quando fumava. La sua mascella era serrata ed era sexy. Iniziai a
contare le minuscole lentiggini che aveva sul collo. Arrivai a
quattro quando lui sospirò in frustrazione scattando la testa verso
di me".
E,
capita anche che, quando dica di volerti portare a casa sua, tu non
ribatta niente. In fondo, sei solo stata rapita e probabilmente
morirai in breve tempo, dopo magari essere stata violentata, ma,
ragazzi, almeno lui era carino. Mica poco, insomma. Lo potrai far
incidere sulla lapide: #TamarroDiPeriferia, che mi ha rapita, vuole probabilmente violentarmi e poi uccidermi, era belloccio e due
bottarelle gliele davo più che volentieri". Mi sembra uno scambio alla pari,
dai. Ci stiamo.
Andando
oltre nell'avvincente narrazione, la fiammiferaia volubile ci informa
che "mi imbarazzai quando il mio sedere strusciò sulla pelle
del sedile facendo un rumore che sembrava una puzzetta". Perché
quelle sono le cose di cui preoccuparsi qualche attimo prima di
essere aperta come in un sala autoptica e tagliata a pezzettini per
essere usati come cibo per le nutrie dell'Arno, ovvio. Sarà che noi comuni mortali, se venissimo rapiti, urleremmo, ci dibatteremmo come anguille nella rete e di sicuro non scoreggeremmo soltanto - chi non se la farebbe in mano? - ma di sicuro non ci scuseremmo se olezzassimo la preziosa auto del losco individuo.
In pratica, lui
è uno gnocco tamarro che uccide la gente e lei una cretina che
scoreggia prima di cagarsi in mano. Una coppia niente male, no? Così
come è niente male l'ammissione di lui: “Non mi piace la musica”.
Ecco perché la stupri, dico io, ecco la soluzione.
Arrivati
a casa, sbucano fuori frotte di pischelli come neanche al concerto
degli 1D. Forse. Individuiamo: 1) una tizia che, ci viene precisato
essere stupenda, bellissima e meravigliosa (avevate dubbi? Quando mai
un ragazzo o una ragazza in una fanfiction sono orribili cessi a
pedali che neanche dopo anni passati a stretto contatto con Louise
Roe possono definirsi meravigliosi? Solo lei, e infatti le
directioners la snobbano), sbuca da una porta e scompare di nuovo
tipo Samara di The
Ring (e
suppongo essere la scopa-amica di turno, perché, si sa, quella c'è
sempre e comunque coi bad
boys);
2) un tale Bruce (che saluta il nostro #TamarroDiPeriferia con un
“Yo, Justin!”, a riconferma che siamo finiti nel Jersie Shore
coattaro de noantri. Ps: nel capitolo 16 indovinate che programma
stanno guardando i nostri in TV? Risposta esatta); 3) un Mike che si
esprime in un italiano stentato e analfabeta (“Il barbona stava
implorando per la sua vita quando Justin l’ha messo in ginocchia,
una Silver puntata alla sua testa”. Certo, tutto chiaro, Mike.
Shhh, non ci pensare, povero caro, dormi); poi altri tizi senza nome,
senza senso e di cui non ce ne può fregar di meno.
Oltre a questi mostriciattoli bellissimi – tutti belli belli belli! -, nell'interessante chiacchierata tra idioti quindicenni che vivono in una magione e non se ne capisce il modo, né i motivi, né come facciano a campare (spacciano caramelle? Contrabbandano figurine Panini? Mah, non l'abbiamo ancora scoperto), il mitico Justin mostra di avere un'opinione molto alta della cara Kelsey: “Quella è pazza […] E’ fastidiosa”. Ecco, appunto. Questo, di sicuro, azzardiamo con un briciolo di fantasia (non ce ne vuole poi molta, dopotutto), non lo fermerà dallo sbatterla su tutte le superfici verticali e orizzontali presenti nel villone di Beckham in cui pare viva.
Oltre a questi mostriciattoli bellissimi – tutti belli belli belli! -, nell'interessante chiacchierata tra idioti quindicenni che vivono in una magione e non se ne capisce il modo, né i motivi, né come facciano a campare (spacciano caramelle? Contrabbandano figurine Panini? Mah, non l'abbiamo ancora scoperto), il mitico Justin mostra di avere un'opinione molto alta della cara Kelsey: “Quella è pazza […] E’ fastidiosa”. Ecco, appunto. Questo, di sicuro, azzardiamo con un briciolo di fantasia (non ce ne vuole poi molta, dopotutto), non lo fermerà dallo sbatterla su tutte le superfici verticali e orizzontali presenti nel villone di Beckham in cui pare viva.
Anyway,
Justin il tamarro, dopo essersi ampiamente divertito con la
scopa-amica di cui non ricordo il nome, prende in braccio Kelsey, che
dorme sul pavimento (ma, dico io, non usa più comprare le cucce per
i propri cani? Stiamo diventando davvero insensibili a questo mondo,
ma insomma!), e si accorge che è bellissima. E certo, mica puoi
rapire Ugly Betty e poi magari farci pure un pensierino. Meglio,
insomma, prendersi una suora fighissima che ti arrapa e con un culo
sexy (cioè? Tipo quello di una ballerina nel sambodromo? Non si sa,
non chiediamo e lasciamo spazio all'immaginazione, tanto l'autrice
ne ha per tutti). A riconferma che la fiammiferaia Kelsey è una
capra imbecille sta il fatto che mentre lui le dà della stronza,
con solo un occhiolino (ha un tic nervoso, poraccio) riesce a
causare “un’eruzione di farfalle nello stomaco”. Ora, a parte
che l'avevo predetto nel post precedente, volete scendere con noi
nel cratere dal quale zampillano farfalle? Seguiteci nella prossima
puntata di Kazzenger!
E,
per non farci mancare mai niente, l'idiota, aka Kelsey #LaRitardata,
chiede come sia arrivata dal pavimento al letto. E se ti prende per
il culo pure biberon, forse è il caso che tu apra Wikipedia e cerchi
soluzioni che pongano fine alla tua miserevole vita. Ma arriviamo
all'apice del capitolo sette, la scoperta che “sei come un dito nel
culo.” Oh, Bieber, la mia opinione nei tuoi confronti cresce sempre
più, sai? Se non fosse che poi me la fai cambiare dopo qualche
istante. Perché, volete sapere? Perché la riporta a casa senza
ucciderla e vuole pure rivederla, come due normali adolescenti – o
bambini? Ancora non sappiamo se ancora hanno il pannolino e fanno i
ruttini dopo pranzo – non certo come uno che uccide per
divertimento, spaccia chupa-chups e stupra a casaccio e una che da
suora dei nostri coglioni diventerà sicuramente la miglior pompinara
della tangenziale. Oh, dai, ti hanno rapita, hai assistito ad un
omicidio, hai dormito sul parquet di una camera da letto di una casa
di solo-Gesù-sa-di-chi-sia, flirti con uno psicopatico che si crede
Al Capone a dodici anni e mezzo e quando ti chiede il numero di
cellulare che fai? “Digitai i numeri del mio telefono e glielo
porsi nuovamente”. Ma vaffanculo, Kelsey, te lo dico dal profondo
del cuore.
Se
volevamo un'ulteriore prova che nelle fanfiction i genitori o non
esistono, o sono degli idioti colossali (vedasi la mamma di Bo),
l'abbiamo qui. Questi due cerebrolesi, dopo aver passato la notte a
aspettare la figlia (fare una chiamata costa troppo, hanno la
Vodafone e gli pippa i soldi, oppure sono tirchi come neanche un mio
amico che non beve il caffè dopo pranzo all'uni per non spendere 65
centesimi. E comunque non è passato nella loro anticamera del
cervello il 911? No, eh? In fondo t'è scomparsa solo la
figlia, cosa vuoi che sia!), che fanno? La mettono in punizione per
una settimana. Mi sembra una cosa sensata, a voi? Ad ogni modo, tempo
un'ora, tutta emozionata riceve un messaggio dal rapitore, aka
#LoStalkerTamarro, che si è appostato sotto casa sua, con tanto di
macchinina nuova e super accessoriata (il mio allarme urla a gran
voce: TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO!), che è venuto a
portarla a cena fuori e, giustamente, per quale motivo non accettare?
Forse perché sei in punizione? Forse perché è un assassino
psicopatico dodicenne che canta canzoni da vomito e si crede Michael
Jackson tornato in Terra solo perché ha stuoli di bimbeminkia che si
tagliano i polsi perché si fa le canne? Forse, eh. Le mie sono solo
ipotesi. E infatti la nostra prende, va al ristorante con questo
avanzo di galera – o dovremmo dire riformatorio? - e si mangia i
bastoncini di pollo con le patatine fritte (al ristorante, ripeto,
non dal McDonald's). Parentesi: cosa cazzo ridi, biberon? Ti vuoi
strafogare un cheeseburger, eh, mica una bistecca alla fiorentina.
Fine parentesi.
Si
sa, le bimbeminkia sono tutte uguali, usano le stesse frasi,
offendono allo stesso modo, strillano per i propri idoli (senti i
conati di vomito arrivare) e sono tutte piccole assatanate allo
stesso modo. Scommetto che la prossima sarà una scena copiata e
rivista in varie fanfiction o tweet osceni:
Muovendo
le mie mani su e giù per il mio corpo, mi sentii arrossire le guance
al pensiero delle mani di Justin che accarezzavano il mio corpo. Mi
sembrava come se le mie mani fossero le sue. Mordendomi il labbro
inferiore, spostai le mani a strofinare delicatamente il mio collo
dove immaginai Justin che lasciava baci su ogni centimetro.
Sussurrai
un gemito all’immagine così reale nella mia mente … come se
stesse succedendo.
I
miei occhi si spalancarono. Mi guardai intorno notando che ero nella
doccia, da sola e non c’era nessun Justin nei dintorni.
Che
diavolo era successo?
Stavi
facendo sesso con Justin nei tuoi pensieri.
Quella
in corsivo è la voce interiore, eh. Tipo quella della piccola e
idiota Ana delle Sfumature di sta ceppa, per intendersi. Lo
so, lo so, vi sono vicina, cari lettori. È un momento duro per tutti
quanti.
Giustamente per non farsi mancare mai niente il nostro tamarro viene pugnalato con un coltellaccio, ma, è ovvio!, non può andare all'ospedale e allora va dalla crocerossina demente che, a tredici anni suonati, cuce e cura le persone come neanche Meredith Grey nei momenti migliori. Quando uno ha un dono, si vede, eh! Ma qui arriva il clou. Kelsey si abbassa sulle ginocchia per curare il malato e... Bubu settete! “Realizzai che ero praticamente faccia a faccia con il suo pacco”: solo io mi sono immaginata la busta uno, la due e la trè di Mike Bongiorno o il pacco numero 6 del Molise? Scavicchi ma non apra, Kelsey!
Io
non so se questi ci sono, se ci fanno o semplicemente abbiano subito
una mancanza di ossigeno al cervello in tenera età e quindi non
riescano a ragionare. Però sembrano dei coglioni ambulanti. Sai che novità, direte voi. E avete ragione, piena ragione. Nel bel mezzo di una conversazione che va avanti a “sei vergine”, “che ti frega!”, “se non sei vergine, provamelo” (tipo con una visita ginecologica? Vuoi giocare al dottore e alla paziente, Justin?), “no, no” (ma pensa al sì), questo qua se ne esce con frasi del tipo “devo conoscere le ragazze di cui mi sto occupando”. Mah, quindi era vero che lei è il cane senza cuccia e lui fa il dog-sitter? Io non capisco. Ma attendete qualche istante e...
Si
allungò premendo le sue labbra sulle mie prima che io avessi la
possibilità di allontanarlo.
Le
farfalle svolazzavano nel mio stomaco. Ci stetti un secondo prima che
il mio cervello iniziò a elaborare cosa stavo facendo. Avvolgendo i
miei braccia attorno al suo collo, lo spinsi più vicino a me --se
era possibile.
L’adrenalina
scorreva nelle mie vene facendo scintille.
Spinse
se stesso contro di me mentre afferrò i miei fianchi con il palmo di
entrambi le mani per poi stringerli; le sue dita scavarono nella mia
pelle nel momento in cui iniziò a mordicchiare il mio labbro
inferiore con i suoi denti.
Gemetti
nel bacio, facendo scorrere le mie dita nei suoi capelli.
Facendo
scorrere le sue mani sulla mia schiena, mi strinse per un po’ prima
che le sue mani cascarono sul mio culo. Stringendolo, mi fece
sussultare lasciando accesso alla sua lingua di entrate nella mia
bocca. Le nostre lingue iniziarono una lotta per la dominanza mentre
io gemetti tirando gentilmente i suoi capelli.
Spinse
se stesso contro me più forte, le sue mani erano fermamente sul mio
culo. Interruppe il bacio per un secondo prima di ritornare sulle mie
labbra dove la sua lingua trovò di nuovo una via per entrare nella
mia bocca.
Sapeva
di menta e fumo, una strana ma attraente combinazione.
Non
avevo notato che le sue mani avevano iniziato a viaggiare all’interno
dei miei pantaloni fino quando non sentii le sue mani fredde
spremermi una chiappa.
Sorrise
maliziosamente. Rompendo il bacio con uno schiocco, appoggiò la sua
fronte contro la mia. “Mi correggo.” Sussurrò sensualmente
riferendosi alla discussione di pochi minuti fa sorridendo. Senza
fiato, strofinò la sua testa nella conca del mio collo dove iniziò
a succhiare, mordere e leccare la carne facendomi andare in un altro
mondo.
Spinsi
la sua testa più profondamente mentre accarezzai la sua nuca con le
mie dita, giocando e tirando i suoi capelli. Gemette.
A
parte che non so come si faccia a scavare con le dita nella pelle a
meno di non essere Edward Mani di Forbice, questa prende e si lascia
baciare come niente fosse dal primo bad boy che le passa davanti. Come se niente fosse. Cosa vuoi che sia, dai, come sono bigotta certe volte, eh. Non me ne capito io stessa! Vogliamo poi parlare del fatto che questo le infila le mani ovunque e lei non se ne accorge? Cos'è, sei fatta di gelatina e non capisci? Dio, che lobotomizzata. Tutti gemono allegramente e nell'apice del momento, mentre lei sicuro sta per lanciargliela in faccia come fosse un coriandolo a Carnevale, arriva la mamma. Che orecchio, oh. L'ha sentita contorcersi e salivare a tutto fuoco dalla camera da letto? Mah.
Nel cuore della notte, i genitori se ne vanno in Chiesa – forse anche io pregherei se avessi una figlia degenere e idiota così – e la nostra rimane sola con il gran baciatore che è Justin. ALLARME ROSSO: CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ! Fanfiction così piene di cliché da farti venir voglia di prendere a craniate lo schermo del PC e neanche Moccia arriverebbe a tanto.
Avvicinandosi
tolse il ciuffo dalla mia faccia, le sue dita tracciarono la forma
del mio volto prima di muoversi verso le mie labbra. Avvicinandosi
sempre di più, chiuse i suoi occhi, le sue labbra erano solo a pochi
centimetri dalle mie fino a che Justin non premette le sue contro le
mie.
Una
sensazione indescrivibile gonfiò il mio cuore mentre avvicinai la
sua faccia verso la mia, il mio palmo premuto contro la sua guancia
calda mentre mi avvicinai al suo corpo.
Spostando
la sua testa dall’altro lato senza rimuovere le sue labbra dalle
mie, si avvicinò a me. Il suo corpo sopra di me mentre le sue labbra
continuavo a baciare le mie. Le sue mani erano posate gentilmente sui
lati del mio collo, il suo pollice carezzata la mia mascella.
Separò
le sue labbra dalle mie così che entrambi potevamo prendere aria.
Justin appoggiò la sua fronte contro la mia prima di picchiettare le
mie labbra per poi far scendere la sua testa nella conca formata dal
mio collo e la mia spalla.
Sussultai
nel momento in cui le sue labbra carnose incontrarono la mia pelle
calda, mandandomi in un’altra galassia. Chiudendo gli occhi, aprii
leggermente la mia bocca, avvolgendo le braccia intorno al suo
collo.
Diede
un colpetto con la lingua sul punto che aveva baciato pochi secondi
prima, aprì la bocca e succhiò facendomi gemere.
Sorridendo
contro la mia pelle, succhiò ancora più forte, leccando lentamente
la pelle morbida, baciandola un’ultima volta prima di lasciare baci
lungo il mio collo fino all’altro lato, baciando lo stesso punto
più di una volta fino a che non trovò il punto esatto che mi fece
gemere un’altra volta.
Sarà
che ho quasi ventiquattro anni – Gosh, sono vecchia –, sarà che
io da pischella non limonavo coi poster appesi alle pareti (anche
perché non li avevo), ma... Boh. Questa mentecatta ha appena dato il
suo primo bacio – si suppone, visto la vita da clausura che
conduceva fino al giorno prima – e adesso si struscia come neanche
Cicciolina. Le cose sono due: o ha un talento naturale, o ha letto
troppe ficcyne. La risposta nella prossima puntata: KAZZENGER! (la mia socia Chiù insegna).
Qui il link (dal 6 al 16) sull'Efp.
No, vabbeh.
RispondiEliminaLa conca tra spalle e collo? E lo strazio grammaticale che da spettacolo nelle citazioni?
Mi sento male. Grazie al cielo ho riso troppo per poterci davvero pensare!
La conca impera e compare in ogni capitolo. Non ho ancora capito a quale parte del corpo corrisponda.
EliminaComunque, my dear, sto cercando i link originali delle due ciofeche per capire se anche in inglese sono scritte coi piedi.
Ma tutto questo gemere? Manco stessero davvero... No vabbé, non facciamo le volgari.
RispondiEliminaAnyway, sembra a me o le Directioners non sanno scrivere di altro a parte succhiotti, gemiti e fighi bad boys?
Nel loro piccolo, mondo felice in cui volano i mini pony e i loro idoli le sposano e le amano, questa è l'attività preferita con la quale trascorrere il tempo.
EliminaMAH.
Ahahahah sono senza parole! Non per te, eh!, tu sei bravissima, mi fai morire, ma per quello che riesce a partorire la mente di questa tizia!!! Per non parlare poi del violento omicidio dell'italiano! Qui le aggravanti si sprecano!
RispondiEliminaBasta, io amo questo blog!
Fra.
Awr!
Eliminahahahaha stupendo..
RispondiEliminachapeau!
Grazie :)
EliminaMi limito a trollare, con la socia, fanfiction oscene, senza trama e scritte coi piedi. Qualcuno doveva pur farlo, no?
Cee, io ti amo, tanto quanto amo la Chiù!
RispondiEliminaQui davvero ci si spreca. Non riuscivo neanche a leggere le citazioni...LE Conche, le unghie che scavano...Io davvero...Boh. Bo. Attenderò con ansia il seguito.
Avete tutta la mia stima.
Cos
Il mondo deve sapere e noi ci immoliamo per la causa.
EliminaSpero soltanto che l'italiano riposi in pace, dopo essere stato ucciso selvaggiamente.
Fyccine. Fyccine EVERYWHERE.
RispondiEliminaQueste leggono così tante fyccine che quando si ritroveranno nella situazione faranno una tale figura di merda che nemmeno Bella Swan! Della serie: "Ah, perché... non si urla il nome del partner mentre si viene?" NO, CRISTO. NO. E NON SI VIENE IN SINCRONO, NO. A meno che non ti compri Durex Sync, che youtube sti giorni pubblicizza a manetta.
Howhever, alla prossima haha
Sil (@_damnedangel)
Ho pronto qualcosa che dimostrerà come tutti vengano in sincrono. TUTTI.
EliminaQueste mi spaventano
non vedo l'ora di leggerlo allora! hahaha
EliminaSil (@_damnedangel)
Here you go: http://dovevopropriodirlo.blogspot.it/2013/03/di-fanfiction-grammatiche-stuprate-e_25.html
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