sabato 23 marzo 2013

Di fanfiction, grammatiche stuprate e fantasia latitante, parte II: quando vieni rapita e limoni selvaggiamente con un assassino.

Capita che quando ti rapiscano, l'unica cosa sensata che ti passi per la mente sia di flirtare non tanto velatamente col tuo aggressore e perda del prezioso tempo vitale nello sbavare osservandolo mentre guida e fuma, nonostante tu l'abbia già definito psicopatico, bipolare e pazzo (tu guardi troppo Criminal Minds, cara autrice, fattelo dire): "era abbastanza carino, anche quando fumava. La sua mascella era serrata ed era sexy. Iniziai a contare le minuscole lentiggini che aveva sul collo. Arrivai a quattro quando lui sospirò in frustrazione scattando la testa verso di me".
E, capita anche che, quando dica di volerti portare a casa sua, tu non ribatta niente. In fondo, sei solo stata rapita e probabilmente morirai in breve tempo, dopo magari essere stata violentata, ma, ragazzi, almeno lui era carino. Mica poco, insomma. Lo potrai far incidere sulla lapide: #TamarroDiPeriferia, che mi ha rapita, vuole probabilmente violentarmi e poi uccidermi, era belloccio e due bottarelle gliele davo più che volentieri". Mi sembra uno scambio alla pari, dai. Ci stiamo.
Andando oltre nell'avvincente narrazione, la fiammiferaia volubile ci informa che "mi imbarazzai quando il mio sedere strusciò sulla pelle del sedile facendo un rumore che sembrava una puzzetta". Perché quelle sono le cose di cui preoccuparsi qualche attimo prima di essere aperta come in un sala autoptica e tagliata a pezzettini per essere usati come cibo per le nutrie dell'Arno, ovvio. Sarà che noi comuni mortali, se venissimo rapiti, urleremmo, ci dibatteremmo come anguille nella rete e di sicuro non scoreggeremmo soltanto - chi non se la farebbe in mano? - ma di sicuro non ci scuseremmo se olezzassimo la preziosa auto del losco individuo.
In pratica, lui è uno gnocco tamarro che uccide la gente e lei una cretina che scoreggia prima di cagarsi in mano. Una coppia niente male, no? Così come è niente male l'ammissione di lui: “Non mi piace la musica”. Ecco perché la stupri, dico io, ecco la soluzione.
Arrivati a casa, sbucano fuori frotte di pischelli come neanche al concerto degli 1D. Forse. Individuiamo: 1) una tizia che, ci viene precisato essere stupenda, bellissima e meravigliosa (avevate dubbi? Quando mai un ragazzo o una ragazza in una fanfiction sono orribili cessi a pedali che neanche dopo anni passati a stretto contatto con Louise Roe possono definirsi meravigliosi? Solo lei, e infatti le directioners la snobbano), sbuca da una porta e scompare di nuovo tipo Samara di The Ring (e suppongo essere la scopa-amica di turno, perché, si sa, quella c'è sempre e comunque coi bad boys); 2) un tale Bruce (che saluta il nostro #TamarroDiPeriferia con un “Yo, Justin!”, a riconferma che siamo finiti nel Jersie Shore coattaro de noantri. Ps: nel capitolo 16 indovinate che programma stanno guardando i nostri in TV? Risposta esatta); 3) un Mike che si esprime in un italiano stentato e analfabeta (“Il barbona stava implorando per la sua vita quando Justin l’ha messo in ginocchia, una Silver puntata alla sua testa”. Certo, tutto chiaro, Mike. Shhh, non ci pensare, povero caro, dormi); poi altri tizi senza nome, senza senso e di cui non ce ne può fregar di meno.
Oltre a questi mostriciattoli bellissimi – tutti belli belli belli! -, nell'interessante chiacchierata tra idioti quindicenni che vivono in una magione e non se ne capisce il modo, né i motivi, né come facciano a campare (spacciano caramelle? Contrabbandano figurine Panini? Mah, non l'abbiamo ancora scoperto), il mitico Justin mostra di avere un'opinione molto alta della cara Kelsey: “Quella è pazza […] E’ fastidiosa”. Ecco, appunto. Questo, di sicuro, azzardiamo con un briciolo di fantasia (non ce ne vuole poi molta, dopotutto), non lo fermerà dallo sbatterla su tutte le superfici verticali e orizzontali presenti nel villone di Beckham in cui pare viva.
Anyway, Justin il tamarro, dopo essersi ampiamente divertito con la scopa-amica di cui non ricordo il nome, prende in braccio Kelsey, che dorme sul pavimento (ma, dico io, non usa più comprare le cucce per i propri cani? Stiamo diventando davvero insensibili a questo mondo, ma insomma!), e si accorge che è bellissima. E certo, mica puoi rapire Ugly Betty e poi magari farci pure un pensierino. Meglio, insomma, prendersi una suora fighissima che ti arrapa e con un culo sexy (cioè? Tipo quello di una ballerina nel sambodromo? Non si sa, non chiediamo e lasciamo spazio all'immaginazione, tanto l'autrice ne ha per tutti). A riconferma che la fiammiferaia Kelsey è una capra imbecille sta il fatto che mentre lui le dà della stronza, con solo un occhiolino (ha un tic nervoso, poraccio) riesce a causare “un’eruzione di farfalle nello stomaco”. Ora, a parte che l'avevo predetto nel post precedente, volete scendere con noi nel cratere dal quale zampillano farfalle? Seguiteci nella prossima puntata di Kazzenger!
E, per non farci mancare mai niente, l'idiota, aka Kelsey #LaRitardata, chiede come sia arrivata dal pavimento al letto. E se ti prende per il culo pure biberon, forse è il caso che tu apra Wikipedia e cerchi soluzioni che pongano fine alla tua miserevole vita. Ma arriviamo all'apice del capitolo sette, la scoperta che “sei come un dito nel culo.” Oh, Bieber, la mia opinione nei tuoi confronti cresce sempre più, sai? Se non fosse che poi me la fai cambiare dopo qualche istante. Perché, volete sapere? Perché la riporta a casa senza ucciderla e vuole pure rivederla, come due normali adolescenti – o bambini? Ancora non sappiamo se ancora hanno il pannolino e fanno i ruttini dopo pranzo – non certo come uno che uccide per divertimento, spaccia chupa-chups e stupra a casaccio e una che da suora dei nostri coglioni diventerà sicuramente la miglior pompinara della tangenziale. Oh, dai, ti hanno rapita, hai assistito ad un omicidio, hai dormito sul parquet di una camera da letto di una casa di solo-Gesù-sa-di-chi-sia, flirti con uno psicopatico che si crede Al Capone a dodici anni e mezzo e quando ti chiede il numero di cellulare che fai? “Digitai i numeri del mio telefono e glielo porsi nuovamente”. Ma vaffanculo, Kelsey, te lo dico dal profondo del cuore.
Se volevamo un'ulteriore prova che nelle fanfiction i genitori o non esistono, o sono degli idioti colossali (vedasi la mamma di Bo), l'abbiamo qui. Questi due cerebrolesi, dopo aver passato la notte a aspettare la figlia (fare una chiamata costa troppo, hanno la Vodafone e gli pippa i soldi, oppure sono tirchi come neanche un mio amico che non beve il caffè dopo pranzo all'uni per non spendere 65 centesimi. E comunque non è passato nella loro anticamera del cervello il 911? No, eh? In fondo t'è scomparsa solo la figlia, cosa vuoi che sia!), che fanno? La mettono in punizione per una settimana. Mi sembra una cosa sensata, a voi? Ad ogni modo, tempo un'ora, tutta emozionata riceve un messaggio dal rapitore, aka #LoStalkerTamarro, che si è appostato sotto casa sua, con tanto di macchinina nuova e super accessoriata (il mio allarme urla a gran voce: TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO! TAMARRO!), che è venuto a portarla a cena fuori e, giustamente, per quale motivo non accettare? Forse perché sei in punizione? Forse perché è un assassino psicopatico dodicenne che canta canzoni da vomito e si crede Michael Jackson tornato in Terra solo perché ha stuoli di bimbeminkia che si tagliano i polsi perché si fa le canne? Forse, eh. Le mie sono solo ipotesi. E infatti la nostra prende, va al ristorante con questo avanzo di galera – o dovremmo dire riformatorio? - e si mangia i bastoncini di pollo con le patatine fritte (al ristorante, ripeto, non dal McDonald's). Parentesi: cosa cazzo ridi, biberon? Ti vuoi strafogare un cheeseburger, eh, mica una bistecca alla fiorentina. Fine parentesi.
Si sa, le bimbeminkia sono tutte uguali, usano le stesse frasi, offendono allo stesso modo, strillano per i propri idoli (senti i conati di vomito arrivare) e sono tutte piccole assatanate allo stesso modo. Scommetto che la prossima sarà una scena copiata e rivista in varie fanfiction o tweet osceni:

Muovendo le mie mani su e giù per il mio corpo, mi sentii arrossire le guance al pensiero delle mani di Justin che accarezzavano il mio corpo. Mi sembrava come se le mie mani fossero le sue. Mordendomi il labbro inferiore, spostai le mani a strofinare delicatamente il mio collo dove immaginai Justin che lasciava baci su ogni centimetro.
Sussurrai un gemito all’immagine così reale nella mia mente … come se stesse succedendo.
I miei occhi si spalancarono. Mi guardai intorno notando che ero nella doccia, da sola e non c’era nessun Justin nei dintorni.
Che diavolo era successo?
Stavi facendo sesso con Justin nei tuoi pensieri.

Quella in corsivo è la voce interiore, eh. Tipo quella della piccola e idiota Ana delle Sfumature di sta ceppa, per intendersi. Lo so, lo so, vi sono vicina, cari lettori. È un momento duro per tutti quanti.
Giustamente per non farsi mancare mai niente il nostro tamarro viene pugnalato con un coltellaccio, ma, è ovvio!, non può andare all'ospedale e allora va dalla crocerossina demente che, a tredici anni suonati, cuce e cura le persone come neanche Meredith Grey nei momenti migliori. Quando uno ha un dono, si vede, eh! Ma qui arriva il clou. Kelsey si abbassa sulle ginocchia per curare il malato e... Bubu settete! “Realizzai che ero praticamente faccia a faccia con il suo pacco”: solo io mi sono immaginata la busta uno, la due e la trè di Mike Bongiorno o il pacco numero 6 del Molise? Scavicchi ma non apra, Kelsey! 
Io non so se questi ci sono, se ci fanno o semplicemente abbiano subito una mancanza di ossigeno al cervello in tenera età e quindi non riescano a ragionare. Però sembrano dei coglioni ambulanti.  Sai che novità, direte voi. E avete ragione, piena ragione. Nel bel mezzo di una conversazione che va avanti a “sei vergine”, “che ti frega!”, “se non sei vergine, provamelo” (tipo con una visita ginecologica? Vuoi giocare al dottore e alla paziente, Justin?), “no, no” (ma pensa al sì), questo qua se ne esce con frasi del tipo “devo conoscere le ragazze di cui mi sto occupando”. Mah, quindi era vero che lei è il cane senza cuccia e lui fa il dog-sitter? Io non capisco. Ma attendete qualche istante e...

Si allungò premendo le sue labbra sulle mie prima che io avessi la possibilità di allontanarlo. 
Le farfalle svolazzavano nel mio stomaco. Ci stetti un secondo prima che il mio cervello iniziò a elaborare cosa stavo facendo. Avvolgendo i miei braccia attorno al suo collo, lo spinsi più vicino a me --se era possibile. 
L’adrenalina scorreva nelle mie vene facendo scintille. 
Spinse se stesso contro di me mentre afferrò i miei fianchi con il palmo di entrambi le mani per poi stringerli; le sue dita scavarono nella mia pelle nel momento in cui iniziò a mordicchiare il mio labbro inferiore con i suoi denti. 
Gemetti nel bacio, facendo scorrere le mie dita nei suoi capelli. 
Facendo scorrere le sue mani sulla mia schiena, mi strinse per un po’ prima che le sue mani cascarono sul mio culo. Stringendolo, mi fece sussultare lasciando accesso alla sua lingua di entrate nella mia bocca. Le nostre lingue iniziarono una lotta per la dominanza mentre io gemetti tirando gentilmente i suoi capelli.
Spinse se stesso contro me più forte, le sue mani erano fermamente sul mio culo. Interruppe il bacio per un secondo prima di ritornare sulle mie labbra dove la sua lingua trovò di nuovo una via per entrare nella mia bocca. 
Sapeva di menta e fumo, una strana ma attraente combinazione.
Non avevo notato che le sue mani avevano iniziato a viaggiare all’interno dei miei pantaloni fino quando non sentii le sue mani fredde spremermi una chiappa.
Sorrise maliziosamente. Rompendo il bacio con uno schiocco, appoggiò la sua fronte contro la mia. “Mi correggo.” Sussurrò sensualmente riferendosi alla discussione di pochi minuti fa sorridendo. Senza fiato, strofinò la sua testa nella conca del mio collo dove iniziò a succhiare, mordere e leccare la carne facendomi andare in un altro mondo. 
Spinsi la sua testa più profondamente mentre accarezzai la sua nuca con le mie dita, giocando e tirando i suoi capelli. Gemette.

A parte che non so come si faccia a scavare con le dita nella pelle a meno di non essere Edward Mani di Forbice, questa prende e si lascia baciare come niente fosse dal primo bad boy che le passa davanti. Come se niente fosse. Cosa vuoi che sia, dai, come sono bigotta certe volte, eh. Non me ne capito io stessa! Vogliamo poi parlare del fatto che questo le infila le mani ovunque e lei non se ne accorge? Cos'è, sei fatta di gelatina e non capisci? Dio, che lobotomizzata. Tutti gemono allegramente e nell'apice del momento, mentre lei sicuro sta per lanciargliela in faccia come fosse un coriandolo a Carnevale, arriva la mamma. Che orecchio, oh. L'ha sentita contorcersi e salivare a tutto fuoco dalla camera da letto? Mah. Nel cuore della notte, i genitori se ne vanno in Chiesa – forse anche io pregherei se avessi una figlia degenere e idiota così – e la nostra rimane sola con il gran baciatore che è Justin. ALLARME ROSSO: CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ CLICHÉ! Fanfiction così piene di cliché da farti venir voglia di prendere a craniate lo schermo del PC e neanche Moccia arriverebbe a tanto.

Avvicinandosi tolse il ciuffo dalla mia faccia, le sue dita tracciarono la forma del mio volto prima di muoversi verso le mie labbra. Avvicinandosi sempre di più, chiuse i suoi occhi, le sue labbra erano solo a pochi centimetri dalle mie fino a che Justin non premette le sue contro le mie.
Una sensazione indescrivibile gonfiò il mio cuore mentre avvicinai la sua faccia verso la mia, il mio palmo premuto contro la sua guancia calda mentre mi avvicinai al suo corpo.
Spostando la sua testa dall’altro lato senza rimuovere le sue labbra dalle mie, si avvicinò a me. Il suo corpo sopra di me mentre le sue labbra continuavo a baciare le mie. Le sue mani erano posate gentilmente sui lati del mio collo, il suo pollice carezzata la mia mascella. 
Separò le sue labbra dalle mie così che entrambi potevamo prendere aria. Justin appoggiò la sua fronte contro la mia prima di picchiettare le mie labbra per poi far scendere la sua testa nella conca formata dal mio collo e la mia spalla. 
Sussultai nel momento in cui le sue labbra carnose incontrarono la mia pelle calda, mandandomi in un’altra galassia. Chiudendo gli occhi, aprii leggermente la mia bocca, avvolgendo le braccia intorno al suo collo. 
Diede un colpetto con la lingua sul punto che aveva baciato pochi secondi prima, aprì la bocca e succhiò facendomi gemere. 
Sorridendo contro la mia pelle, succhiò ancora più forte, leccando lentamente la pelle morbida, baciandola un’ultima volta prima di lasciare baci lungo il mio collo fino all’altro lato, baciando lo stesso punto più di una volta fino a che non trovò il punto esatto che mi fece gemere un’altra volta. 

Sarà che ho quasi ventiquattro anni – Gosh, sono vecchia –, sarà che io da pischella non limonavo coi poster appesi alle pareti (anche perché non li avevo), ma... Boh. Questa mentecatta ha appena dato il suo primo bacio – si suppone, visto la vita da clausura che conduceva fino al giorno prima – e adesso si struscia come neanche Cicciolina. Le cose sono due: o ha un talento naturale, o ha letto troppe ficcyne. La risposta nella prossima puntata: KAZZENGER! (la mia socia Chiù insegna).

Qui il link (dal 6 al 16) sull'Efp.

14 commenti:

  1. No, vabbeh.
    La conca tra spalle e collo? E lo strazio grammaticale che da spettacolo nelle citazioni?
    Mi sento male. Grazie al cielo ho riso troppo per poterci davvero pensare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La conca impera e compare in ogni capitolo. Non ho ancora capito a quale parte del corpo corrisponda.
      Comunque, my dear, sto cercando i link originali delle due ciofeche per capire se anche in inglese sono scritte coi piedi.

      Elimina
  2. Ma tutto questo gemere? Manco stessero davvero... No vabbé, non facciamo le volgari.
    Anyway, sembra a me o le Directioners non sanno scrivere di altro a parte succhiotti, gemiti e fighi bad boys?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel loro piccolo, mondo felice in cui volano i mini pony e i loro idoli le sposano e le amano, questa è l'attività preferita con la quale trascorrere il tempo.
      MAH.

      Elimina
  3. Ahahahah sono senza parole! Non per te, eh!, tu sei bravissima, mi fai morire, ma per quello che riesce a partorire la mente di questa tizia!!! Per non parlare poi del violento omicidio dell'italiano! Qui le aggravanti si sprecano!
    Basta, io amo questo blog!
    Fra.

    RispondiElimina
  4. Risposte
    1. Grazie :)
      Mi limito a trollare, con la socia, fanfiction oscene, senza trama e scritte coi piedi. Qualcuno doveva pur farlo, no?

      Elimina
  5. Cee, io ti amo, tanto quanto amo la Chiù!
    Qui davvero ci si spreca. Non riuscivo neanche a leggere le citazioni...LE Conche, le unghie che scavano...Io davvero...Boh. Bo. Attenderò con ansia il seguito.
    Avete tutta la mia stima.
    Cos

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mondo deve sapere e noi ci immoliamo per la causa.
      Spero soltanto che l'italiano riposi in pace, dopo essere stato ucciso selvaggiamente.

      Elimina
  6. Fyccine. Fyccine EVERYWHERE.
    Queste leggono così tante fyccine che quando si ritroveranno nella situazione faranno una tale figura di merda che nemmeno Bella Swan! Della serie: "Ah, perché... non si urla il nome del partner mentre si viene?" NO, CRISTO. NO. E NON SI VIENE IN SINCRONO, NO. A meno che non ti compri Durex Sync, che youtube sti giorni pubblicizza a manetta.
    Howhever, alla prossima haha

    Sil (@_damnedangel)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho pronto qualcosa che dimostrerà come tutti vengano in sincrono. TUTTI.
      Queste mi spaventano

      Elimina
    2. non vedo l'ora di leggerlo allora! hahaha

      Sil (@_damnedangel)

      Elimina
    3. Here you go: http://dovevopropriodirlo.blogspot.it/2013/03/di-fanfiction-grammatiche-stuprate-e_25.html

      Elimina