mercoledì 27 marzo 2013

Cronache acide di una lettrice incazzata: quando si stupra persino il latino.

Oggi parleremo (anche) di grammatica.
Parleremo a nome di quella nobile iniziativa che è il #TeamSaveItalianLanguage, benedetta dal patrocinio e dalla supervisione implacabile della Cee: nessuno, come lei, sa scovare nelle infinite vastità dell'universo virtuale orripilanti storpiature della nostra meravigliosa lingua. 
Apro solo una piccola parentesi sull'autrice, al secolo virtuale nota come @RaffyLove1D, che da due ore a questa parte mi sta svangando i coglioni senza ragione e senza motivo, sostenendo le tesi più stupide che mi sia mai capitato di dover confutare. Questo essere umano, età anagrafica quattordici e età mentale due e mezzo se tutto va bene, non solo ha la faccia tosta di impestare twitter con TL dalla dubbia e opinabile intelligenza, ma ha pure la pretesa di definirsi ficwriter.
E allora cosa stiamo aspettando, suvvia! Il link al suo account EFP sta lì, in bella mostra nella sua bio di twitter, e chi sono io per resistere ad una tentazione così ben architettata? Non è certo preservando cattiveria e acidità per #Dark che percorrerò la strada lastrica di pessime intenzioni che mi condurrà, in quanto membro del #TeamHaters, all'inferno!
Jessica non era di certo una tipa eloquace.
Eloquace.
Su otto parole una è già clamorosamente inventata di sana pianta, magari una storpiatura dialettale italianizzata (ho i brividi per l'orrore). Partiamo col botto, insomma. Ma sono di coccio, non sarà certo questo a farmi desistere, anzi... se persevero nella lettura di #Dark nonostante l'indecenza letteraria che rappresenta, non vedo perché arrendermi qui. E poi l'autrice mi sta troppo in culo per dargliela vinta così facilmente, tanto più che ha ammesso candidamente di essere a conoscenza di questo blog e del suo nobile scopo di diffusione di opinioni impopolari su fanfiction popolari. La critica, questa sconosciuta, spesso degradata ad un po' generico "sparlare"...!
Quindi Jessica (palesemente un nome da battona, non me ne vogliano le Jessiche) non è di certo una tipa eloquace. Che altro?
La monotonia caratterizzava la sua vita in una maniera particolarmente evidente.
Era la classica ragazza che voleva dare un'immagine di sè ben precisa: una persona inquadrata, seppur vivesse senza genitori, studiosa, con molti progetti per il futuro. La "secchiona", per farla breve.Le piaceva stare da sola, preferiva rifugiarsi in casa sui libri piuttosto che uscire ed avere una vita sociale come qualunque 17enne.Non era brutta, tutt'altro, ma lei credeva di esserlo. La sua autostima era sotto i piedi.
Monotona, rigorosa, SENZA GENITORI (ma vedi te che caso, come si mantiene a diciassette anni senza un lavoro? Bimbe belle, vivere da soli costa! Nessuno ti regala una casa magari ben arredata perché siete brave studentesse, io ve lo dico, vivere soli non è la passeggiata che credete voi) così da poter scopare come un coniglio senza problemi quando la trama lo richiederà, studiosa, con ambizioni. Quindi secchiona o, come si dice dalle mie parti, biflona. Chiaro. Perché avere ambizioni fa di una ragazza una secchiona. Non fa una grinza. Poi le piace leggere, per l'amor di Dio, e appartiene a quella razza disgraziata di ragazze fighe come poche ma che in realtà si odiano a caso, senza motivo, e che quindi a parer mio meritano di essere sfregiate in un vicolo buio per imparare cosa significhi essere brutti per davvero. Sul lato linguistico poi abbiamo modo di apprezzare una ridondante, recidiva mancanza di spazio dopo ogni segno d'interpunzione come Madama Grammatica invece vorrebbe. Ma eviterò di essere troppo eloquace a riguardo, so che chi mi legge queste cose le nota anche senza la mia costante opera di segnalazione. Perché noi non siamo ignoranti, a differenza loro che aprono bocca e danno fiato a vuoto.

Si diresse in bagno per fare la pipì, barcollando leggermente.
Quando si pulì, notò una sostanza trasparente all'apparenza gelatinosa sulla carta igenica. Sospirò e si appoggiò al muro.

Era successo dinuovo. Si era bagnata. Lo aveva dinuovo sognato.

Con quegli spessi occhiali neri e la faccia da santarellina, nessuno avrebbe mai pensato che Jessica Lion faceva sogni erotici.
L'avevo detto io che era una zozzona, una pervy! Ahi ahi, pure gli occhiali da porca? Raffy, tu mi rendi proprio la vita facile con questo stereotipo da segreteria che la smolla al capo e lo spia tutto il giorno nascondendo le sue occhiate mlmlml dietro la montatura (perché gli occhiali non sono un correttivo per un difetto della vista, sono l'accessorio per eccellenza delle Directioner quando si sentono un po' così, su di giri, più arrapate del solito insomma, e guardano ai poster con aria l'aria ammiccante di un gufo a mezzogiorno). E comunque, più che arrapata io direi che ha la candida e le consiglierei una visitina dalla ginecologa, così per sicurezza. Che male non fa, soprattutto se c'è questo ragazzo che "la tormentava anche mentre dormiva, e con lui la voglia di farci sesso". Cosa che non fa di te un'arrapata, di base, quanto piuttosto una normale ragazza con le sue necessità. Ma siccome hai quattordici anni e il sesso lo vivi fondamentalmente come un tabù (per quanto molte delle tue coetanee la stiano svendendo in giro alla grandissima, visti i tempi che corrono) allora il fatto di sognarlo fa di te una dannata. In più, oltre a questa dannazione insostenibile, non può neppure funzionare tra di loro.
Ovviamente i due erano incompatibili: lei era un violino, lui era un bad-boy che odiava la scuola e aveva la sufficienza stentata. Con il i suoi quattro amici marinava la scuola, si faceva una ragazza al giorno e se ne portava a letto altrettante.
Solo dalle mie parti farsi una ragazza e portarsela a letto vogliono dire esattamente la stessa cosa? E poi che significa che lei è un "violino"? Non capisco. Se devi dire che due persone sono incompatibili fallo almeno con metafore comprensibili, perché non puoi dire che lei è un pregiato strumento musicale dalle origini antiche e poi che lui è un badboy: il senso della metafora si perde e finisce che tu scrivi cose senza alcun senso, cara Raffy dei miei stivali. Tra parentesi, sto ancora aspettando il TL che mi hai promesso sul #TeamHaters, non dimenticartene eh. Il fatto che stia qui a sorbirmi il sentimento incontrollato di Jessica Lion nei confronti di Zayn Malik il Mulatto (termine concepito in origine con carattere offensivo, vedi te se il tuo idolo lo devi denigrare, sei una pessima fan. Perché se in italiano la connotazione di spregio la perde, in lingua no. Pensa se qualcuno avesse la malsana idea di tradurti. Che tanto come bruttezza siamo lì lì con #Dark.)  non significa che mi sia uscito di testa. Nell'attesa di questa tua produzione ci tengo però a farti notare che l'essere a conoscenza del secolo in cui si è avuta la seconda rivoluzione industriale non fa di nessuno un secchione, quanto piuttosto una persona mediamente acculturata. Considerato però che stai tipo ancora alle medie, o che comunque bazzichi al biennio di un qualche liceo, non mi stupisce che per te sia così stravolgente la padronanza di una nozione tanto elementare.
-Senti Jess, non è che oggi pomeriggio potrei venire... che so, a casa tua? Sai, ho bisogno di qualche ripetizione di latino.
A quelle parole lei fece una faccia sorpresa. Non poteva credere alle sue orecchie. Glielo aveva davvero chiesto?
-B-bè, sì , non vedo perchè no- balbettò imbarazzata. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Si morse il labbro, mentalmente eccitata.
-Allora sono da te alle tre- rispose Zayn facendole l'occhiolino e arrotolandole una sua ciocca nel suo dito.
Jessica si sentì mancare.
-Mi raccomando, fatti trovare pronta- aggiunse lui. E se ne andò.
Jess si sfiorò automaticamente la sua intimità.
Ricapitoliamo: non si parlano, non hanno nulla in comune e lui se ne esce con un "mi servono ripetizioni di latino"? E tu gli dici pure di si? A uno con cui non hai mai parlato, che sai farsi una ragazza al giorno e scoparsene altrettante (il che lo porta a quota due ragazze al giorno, visto che l'italiano e la matematica non sono opinioni), che ami pur non sapendo nulla di lui. Ecco, parliamo di questo. Come si può amare una persona con cui non si ha mai avuto uno scambio di opinioni? Il sentimento non è qualcosa che si basa unicamente sull'attrazione fisica (fondamentale anche quella, indubbiamente), è semmai una delicatissima architettura di comunione intellettuale, condivisione d'intenti E attrazione fisica. Non nasce immediato, non credete a quella balla colossale del colpo di fulmine: l'amore prende forma giorno dopo giorno, ha bisogno di tempo e attenzioni per maturare. Puoi avere una cotta per tre anni, ma non ami per tre anni una persona che non conosci. Al limite sei infatuata, e Jessica non è l'eccezione che conferma la regola. Manco per sbaglio.
Tuttavia sarò generosa abbastanza da riconoscere che si, ha effettivamente senso che giri per casa come un'anima in pena. In attesa del pene. Ma quella cosa dello sfiorarti la vagy pulsante solo perché ti ha rivolto la parola, ecco, quella che me la devi spiegare.
Aveva messo una vecchia camicietta un po' scollata, che risaltava il suo seno. Nonostante fosse stata nel suo armadio in disuso per anni e anni, sembrava appena comprata.
In giù indossava un paio di jeans aderenti ed era scalza. Si sentiva a disagio in quei vestiti, ma qualcosa l'aveva portata a metterseli. Aveva perfino tolto gli occhiali.
Ma la banalità? Ma l'assoluta mancanza di stile nel vestire?
Poi sta cosa che gli occhiali non sono sexy, ma voi da che pianeta vieni? Niente fa sesso come un bel paio di occhiali. Niente. Ve lo dico io che gli occhiali li odio perché sono stata costretta a portarli dalla tenera età di sei anni, giusto in tempo per essere allegramente bullata per tutta la durata delle elementari, e ci sono scesa a patti solo verso la fine delle superiori quanto ho realizzato che non era colpa mia il non vederci bene, che quello io lo risolvo o con gli occhiali o con le lenti a contatto o con eventualmente un intervento agli occhi, mentre la stupidità di chi mi prendeva in giro non poteva essere né corretta né guarita. Quindi parlo per esperienza. Gli occhiali sono sexy, non il simbolo di una categoria di persone che il difetto alla vista non l'hanno chiesto ma se lo son trovato. Non lo stereotipo del secchione sfigato. E potrei capire se la sua miopia o il suo astigmatismo fossero così forti da costringerla ad indossare dei fondi di bottiglia, ma visto che se li toglie e ci vede una favola proprio no. Sei solo stupida e bacata in testa, se lui ti vuole ti vuole pure con gli occhiali. Fine.
Grazie al cielo il Pakistano arriva, così posso smetterla di sproloquiare sui deficit intellettivi di Raffy e sulla sua chiusura mentale per arrivare a quello che tutte noi stavamo aspettando con ansia: la sua grande battuta d'apertura. "Wei Jess". Wei. Wei. Sento puzza di sfiga persino da chi, attraverso lo schermo del pc.
-Sta' cazzo di lingua... avrei preferito andare a lavorare piuttosto che studiarla- commentò.
Jessica non era affatto d'accordo con lui, ma era così perfetto che non osò ribattere.
-Forse è meglio se cominciamo, se no prendi un brutto voto- mormorò lei.
Aprirono il libro delle declinazioni.
-Rosa, rose, rosum...- cominciarono a ripetere in coro, lentamente.
Punto primo, 'sta cazzo di lingua è fondamentalmente la base della nostra civiltà.
Punto secondo, se andavi a zappare la terra facevi un favore a tutti.
Punto terzo, Jessica sei una senza palle se non hai il coraggio di dirgli che è una capra perché è troppo bello. Hai seriamente bisogno di rivedere le tue priorità.
Punto quarto, a diciassette anni ancora siamo alla prima declinazione? Ma che liceo di merda frequentate? A diciassette anni io affrontavo Livio e mi affacciavo al mondo della letteratura latina e imparavo a leggere in metrica. Voi ancora state alla prima declinazione?
Punto quinto, se non sai il latino abbi la decenza di controllare online perché quella cosa che loro stanno intonando NON E' LA PRIMA DECLINAZIONE! La prima declinazione è rosă rosae rosae rosăm rosă rosā, capra. Ma vai a scuola a scaldare la sedia o pare a me? Non solo strazi l'italiano con queste ficcyne da niente, ma pure il latino ti metti a storpiare? Cristo.
Fu difficile per la bionda concentrarsi. Se lo immaginava nudo e questo la eccitava in una maniera indescrivibile, sentiva le sue ovaie invocare pietà. La sua voce roca e sexy le lasciò scappare un piccolo gemito.
Ma fu il momento in cui si avvicinò di più a lui per indicargli una cosa sul libro quello fatale. Sentire il suo respiro sul suo collo le faceva venire i brividi e la vicinanza delle loro labbra ancora di più. Lo desiderava ardentemente.
Senza pensarci, mise una mano nei suoi capelli neri come la pece. Erano morbidi e setosi e profumavano di miele.
Quando si rese conto della stronzata che aveva fatto, si compose subito.
Ecco.
Renditi conto.
Zayn la sollevò e la fece mettere a cavalcioni su di lui, a mò di poltrona. Quando le sfiorò il seno, Jessica inarcò la schiena dall'eccitazione.
Morse le sue labbra e ci infilò dentro la lingua, godendosi ogni attimo di quella fantastica sensazione. Stava limonando con Zayn Malik.
Le mise una mano sotto la maglietta, senza smettere di baciarla. Le accarezzò la schiena e arrivò ai capezzoli.
Cominciò a massaggiarli con il pollice e subito di inturgidirono. Jessica ansimava.
Il suo tocco era qualcosa di indescrivibile. D'istinto lei gli strusciò le parti intime sul cavallo dei pantaloni, oramai lievitato.
Le tolse completamente la camicietta. Cominciò a leccare ogni singolo centimetro del suo seno e morse i capezzoli.
-Le tue tette sono da orgasmo- commentò con voce sexy.
Jessica si tolse da quella posizione e si inginocchiò.
Sapeva che Zayn era dotato, ma mai avrebbe immaginato ciò.
Ovviamente.
E già che ci sei spiegami cosa significa che la fa mettere a cavalcioni su di lui a mo' di poltrona. Mo' con l'apostrofo, tra parentesi, perché è un'elisione. Altrimenti scrivi "a modo di poltrona", ma non è che faccia  differenza per un troione come la nostra Jessica Lion che si concede con tanta facilità ad un perfetto sconosciuto. Sopra, sotto o di lato è praticamente la stessa cosa.
-T-ti prego Jess, t-t-toglimi quei cazzo di boxer e-e fammi g-godere!- disse con voce strozzata dai gemiti.
Jessica obbedì, sfilandogli via le mutande.
Il suo pene era duro e ricurvo, uno spettacolo.
Senza indugiare, lo mise il bocca.
Cortesemente soffocati e muori così la finiamo qui, il pensiero che una quattordicenne scriva la trama di un film porno fatto e finito, con tutto il repertorio del caso, mi mette un disagio addosso che neanche facendomi otto docce di fila mi sentirei di nuovo pulita. Rivenuto (che caso!) un tributo a #Dark nell'evergreen directioner "il segone con i boxer addosso". Un classico. Come il nero. Va con tutto. E tutte.
Con lo sperma sul seno e la faccia accaldata, Jess era terribilmente sensuale. Con un dito cominciò a portarsi alla bocca lo sborro ed a ingoiarlo, massaggiandosi un capezzolo.
Quattordici anni, gente, quattordici anni. 
Età alla quale non uscivo ancora di casa la sera e il mio più grande divertimento era giocare a pallavolo nel cortile dell'oratorio, i ragazzi erano l'ultimo dei miei problemi e il sesso un qualcosa di nebuloso e assolutamente indefinito. Se un tizio fosse venuto da me dicendomi "Io ti voglio a 90, bellezza" probabilmente non solo non avrei capito, ma avrei avuto la coerenza di andarmene in fretta e furia. Piangendo.
Jess ovviamente non si fa pregare e zac, passato il momento di gelo assoluto al pensiero di un incidente alla The wrong hole (huhuhuhuuuuu!) gran finale con sborrata in the vagina SENZA PROTEZIONI. 
Che se potevo passare sopra il sesso tra minorenni ideato da una bambinetta ancora troppo lontana dalla pubertà per avere le tette, il sesso senza protezione no. Ma non guardate Teen mum o Sixteen&pregnant? Non avete ancora imparato che se si hanno rapporto non protetti allora c'è una buona, buonissima possibilità che lei rimanga incinta? A quanto pare no, siete ancora rimaste alla storiella della cicogna, o del cavolo. Perché in fondo avete solo quattordici anni, il sesso giustamente non dovrebbe interessarvi. E invece.
Le urla si fecero più forti, poi fecero posto agli ansimi post-sesso.
Si buttarono a terra, sfiniti.-Però, niente male per essere una secchiona...- commentò lui.-Mica male le nostre ripetizioni di latino...- le fece eco lei.Zayn la guardò, e lei scoppiò a ridere. Ancora non ci credeva che ci aveva scopato.-Sapevo che ti avrei portata a letto se fossi venuto da te.--E allora perchè sei venuto?--Perchè era quello il mio obbiettivo, portarti a letto- le mormorò il un orecchio accarezzandole il seno.-Mi piaci, Jess. Voglio che sia la prima di una serie di volte questa, ok?- disse lui.Di tutta risposta, Jess lo baciò.-A domani allora?--Preferirei un "a stasera"-.
Personalmente? Preferirei un "a mai più".

Qui il link sull'EFP

5 commenti:

  1. Non so che dire.
    Tanto per cominciare ti stimo, non finirò mai di ripeterlo.
    Andando avanti, purtroppo devo dire che il disgusto stavolta ha prevalso sulle risate (anche se alla "declinazione" o quello che era sono scoppiata a ridere e ho fatto pure voltare la mia gatta).
    Quattordici anni, l'età di mia sorella che ringrazio il cielo non legge e non scrive boiate e anche se ascolta gli 1D non ha in mente altro che giocare a palla con i suoi amici.
    Fino a che vedrò lei penserò che abbiamo ancora speranza e cercherò di ridere e basta di queste cose, perché altrimenti un profondo senso di disagio, schifo e tristezza prenderebbe il sopravvento.
    Per il resto sei un portento, adoro il #TeamSaveItalianLanguage seguo sempre le vostre avventure su Twitter e spero che a Raffy prima o poi si aprano gli occhi.
    Un abbraccio
    Cos

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  2. Questa va commentata necessariamente.
    Anche se eviterei di commentare perché cose del genere mi fanno solo venir voglia di spararmi un colpo di testa, ma direi che non ne vale proprio la pena.
    Perciò commento solo Chiù.
    Sei una Paladina, un'idolo, una folle. No perché finalmente c'è qualcuno che dice le cose così come sono e non se le campa in aria come... *tossicchia*.
    Sono d'accordo con la Cos quando dice che il disgusto a volte ha superato le risate. Onesta, questa Raffy sembra la degna erede di Tinto Brass. Ma poi il fatto che abbia quattordici anni mi inquieta e intristisce in modo assurdo: mia sorella ha la sua stessa età e sembra provenire da un altro mondo, anche se è una Directioner.
    Bah, non so davvero che pensare.
    Posso solo consigliare a questa Raffy di essere meno "eloquace" e di non sparare boiate (e che genere di boiate, wow!) ai quattro venti. Che poi ci vuole veramente tanta fantasia (e tanta, tantissima ignoranza) per metter su un oggetto non identificato come questo.
    Però una cosa da questa tizia l'ho imparata: mai più andare contro mia sorella solo perché continua a parlarmi senza sosta dei suoi cinque idoli, mai più. C'è molto di peggio in giro.
    Detto ciò, cara lettrice incazzata, hai una pazienza infinita e ti meriti una statua.
    Tanta stima!

    Anna

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  3. No, io vomito. Non so come hai fatto ad arrivare alla fine, socia.
    Ti stimo un sacco, ma ora ho gli urti di vomiti e devo chiudere.

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  4. Aveva rotto le scatole pure a me. E l'avevo letta pure io, nauseata. Mi chiedo ancora che senso abbia quel violino.
    E ovviamente, mi sconvolgeva sta cosa che ha quattordici anni...io guardavo i cartoni animati e giocavo a snake, leggevo Harry Potter e le storie d'amore erano quelle tra mila e shiro!

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  5. non ce l'ho fatta, dovevo correre a lasciarle una recensione molto negativa e molto sarcastica C: e ho GODUTO nel farlo, queste bimbette arrapate rovinano il mio amato EFP. Sono un cancro, e quando una è un'idiota bisogna dirglielo, punto. Soprattutto se va in giro a sputtanarsi in rete.

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