venerdì 29 marzo 2013

Di fanfiction, grammatiche stuprate e fantasia latitante, parte III: quando non puoi dare la colpa a Dio della tua stupidità.

Volevo condividere con voi questa giornata importante. Perciò, vi voglio tutti in piedi e in coro a fare gli auguri alla Chiù del mio ♥ che oggi compie gli anni!
Le cronache acide senza di lei non avrebbero mai visto la luce e solo lei poteva. Adoratela con me forever and ever, nei secoli dei secoli, perché sì.
Ma adesso sedetevi, cari amici, perché qui sta per iniziare una nuova puntata delle mirabolanti avventure della nostra fiammiferaia preferita col signor Pericolo, che, se si chiama così, “dev'esserci un motivo, Kelsey” (STICAZZI!).
Avevamo lasciato i nostri amichetti a rotolarsi sulle coperte – e vi ricordo che lui ha la pancia segata in due da una coltellata (ma son dettagli, facezie, insomma) – sbaciucchiandosi bellamente quando la madre rintronata torna dalla chiesa e sono costretti a separarsi. Mancava poco, mannaggia, e la nostra Kelsey, dopo avergli fatto una visita all'esofago con cinque metri di lingua e due chili di bava spesa sui suoi addominali luccicanti (è l'erede del vampiro più sfigato del mondo di Twilight? Non c'è dato saperlo, quel che è certo è che ha un fisico da paura a tredici anni. Idioti, voi, cari maschietti che andate in palestra più volte la settimana a pomparvi. Basta sparare e spacciare come Danger e voila!), mentre lui vuole andarsene – si sono invertite le parti – lei lo implora di rimanere, ma niente. Pericolo se lo tira, non glielo vuol dare stasera, nun gna fa e quindi, dopo averla chiamata “la mia ragazza” (eh già, è famoso il romanticismo dei gangster, che sparano a destra e manca e amano la pulzella che vuol salvarli dal loro mondo infame), se ne va.
Io non so se l'autrice di Danger, sia la stessa di Dark, ma qualche sospetto mi viene quando si scopre che la suorina di clausura ha ricevuto il marchio. Yep, un bel succhiotto fa mostra sul suo collo e la madre, da brava donna intelligente, crede alla spiegazione della figlia, cioè che si è bruciata con la piastra per capelli. Ora, a parte che le due cose sono diverse (perché la piastra non ciuccia, ma brucia, cara Kelsey), cosa dice la mammina cara, aka #LaVecchiaDemente? “Ci hai messo qualche crema?” Ecco, qui ho capito da chi ha preso la figlia. Le mele non cadono mai lontano dall'albero, no. Il tutto mentre lui sta dando una ripassatina veloce alla scopamica della magione, chiariamo, ma il giorno dopo...

La sua faccia era millimetri dalla mia e prima che realizzassi, le sue labbra premettero convinte sulle mie facendomi fare un passo indietro dall’improvviso movimento. 
Mi ritrovai a baciarlo con la stessa sua foga mentre avvolsi le braccia intorno al suo collo, spingendolo più vicino a me. 
Gemendo, afferrò la mia vita spingendomi più vicino a lui mentre scavò i suoi diti nei miei fianchi facendomi mugolare in segno di sorpresa.
Justin ridacchiò mentre mi spinse via per quale secondo per poi riagganciare le sue labbra alle mie, picchiettando con la punta della lingua sul mio labbro inferiore, chiedendo l’accesso. 
Aprendo la mia bocca, feci scivolare la mia lingua contro la sua iniziando una lotta per la dominanza. 
Facendo scivolare le sue mani verso il mio fondo schiena, le fece scivolare ancora di più afferrando il mio sedere nei suoi palmi. Approfondii il bacio, le mie mani accarezzavano la sua nuca tirando le punte dei suoi capelli. 
Gemendo, diede una strizzata al mio sedere facendomi gemere contro le sue labbra prima che iniziò a camminare forzandomi a indietreggiare fino a colpire la parete con la mia schiena.
Tolse una mano dal mio posteriore, aprendo la porta che conduceva nel magazzino prima di riaffermarmi di nuovo camminando all’interno.
Dopo qualche secondo, mi fece distendere su uno dei divani, posizionandosi sopra di me. 
Tirando la testa indietro, la fece scendere cominciando ad accarezza le sue labbra e il suo naso contro il mio collo prima di iniziare a lasciare dei baci, facendomi gemere più forte di come avevo fatto pochi secondi prima. 
Avvolgendo le gambe intorno al suo corpo, mi morse facendomi inarcare la schiena in segno di piacere. 
Muovendosi dall’altra parte del collo, iniziò a succhiare e mordicchiare facendomi respirare sempre più affannosamente. La mia zona inferiore iniziò a pulsare da tutta l’improvvisa tensione sessuale facendomi gemere in segno di bisogno. 
Avevo bisogno di lasciarmi andare. Stavo andando fuori di testa.  
Spingendo la sua testa più approfonditamente nel mio collo, spinsi la mia parte inferiore contro la sua segnalando che volevo attenzione. 
Staccandosi dal mio collo Justin si posò davanti alla mia faccia leccandosi le labbra in un movimento veloce, la catenella che teneva al collo premeva sul mio petto. Abbassandosi, premette le sue labbra contro le mie, spingendo il suo corpo ancora di più contro il mio. Un altro  gemito fuoriuscì da entrambi. 
Strusciandomi contro di lui, tirai le punte dei suoi capelli mentre Justin iniziò a muoversi al mio stesso ritmo, il suo inguine strusciava contro la mia area facendomi tremare in estasi. 
“Justin …” Ansimai una volta che lo spinsi via. 
“Lo so piccola, lo so …” Disse con voce roca, il suo respiro affannato si scontrava contro la schiena della mia spalla. 
Muovendosi più velocemente contro di me, mi sentii crescere dentro di me la voglia, quasi raggiungendo il mio punto. 
Con altre poche colpi da Justin, mi lasciai andare e in pochi secondi ansimammo insieme. 
“Indovina, piccola?” Justin sussurrò in modo sensuale nel mio orecchio, il suo affanno mi eccitava ancora di più. 
“Cosa?” Sussurrai in risposta. 
“Ti ho appena fatto provare il tuo primo orgasmo.”

Leggendo questa copula astronomica scritta in un italiano correggiuto e scoreggiato, solo io mi sono immaginata questa scena qua?
Il signor Pericolo riprende a scavare – ma cosa cerchi, il tesoro? Per quello basta che le togli gli slip, piccolo minatore –, la porta su un divano – i famosi divani della Ferilli nei magazzini andati a fuoco, come no! –, le sbava liberamente su collo e faccia – neanche fosse un mastino napoletano – e... Le fa pulsare la vagy. Allora lo pensano sul serio. Questa sì che è una scoperta sensazionale.
Ma la suora ritrosa mica sta a guardare! È lei che spinge il bacino contro quello di lui, eh. Lei che fino a cinque minuti prima gli ripeteva di lasciarla perdere. Lei che molto probabilmente ha tredici anni e mezzo e dovrebbe giocare con le Barbie e non pensare a strusciarsi contro i pischelli arrapati. Lei che ha baciato un ragazzo per la prima volta la sera prima, voglio ricordarvelo. Così come ci tengo a sottolineare che questi due calamaretti sono vestiti. Già, già. Neanche una scarpa s'è tolto il povero Danger che tanto pericoloso, a giudicare da come le sbava dietro, non mi pare più di tanto, ma precisa che quello sia stato il suo primo orgasmo. STICAZZI! Kelsey, diglielo, dai, che fai la pudica ma nel quartiere sanno che come fai le pipe tu nessuno mai, su!
E invece no, non ha capito una beneamata mazza tant'è che pochi istanti dopo si domanda “Praticamente avevo fatto sesso con Justin Bieber?” Cioè, Kelsey, non lo sai che se baci un ragazzo con la lingua puoi rimanere incinta ma se ti lavi con la Coca-Cola abortisci? Ma non lo leggi mai il Cioè?
SDENG.
Avete appena sentito il rumore delle mie ovaie che si sono suicidate fracassandosi al suolo.
Sono inorridita, gente. Questo qua viene nelle mutande, capito? E manco si pulisce. E lei è convinta di aver fatto sesso con lui strusciandoglisi contro come la peggiore arrapata. Se li unisci, non fanno un cervello integro.
Piccolo litigio successivo, lui che fa finta che niente sia successo, lei che se la prende perché la chiama “piccola” (we, hai tredici anni, come vuoi che ti chiami? MILF?) e si ritorna a sbaciucchiarsi: “la mia lingua lottava contro la sua per dominare fino a che non mi spinsi indietro, il suo petto si muoveva su e giù in sincronia con il mio, i nostri respiri irregolari.” Ma cosa vuoi dominare, Justin? La stai baciando, non stai in trincea a far la guerra per conquistare un metro di terra. Mi ricordi tanto l'amico qui sotto, nella brutta e sfocata copia, of course.

THIS IS SPARTA!

In una storia in cui si va avanti a litigi, baci, litigi, baci, litigi, baci, in maniera random e ciclica, la nostra, all'ennesimo battibecco con il suo belloccio dall'addominale fluorescente, ci vuol dare ulteriore prova della sua intelligenza, per cui sale in macchina con uno sconosciuto mai visto prima. E di sicuro non è il buon samaritano che a lei sembrava. Infatti, la lega, le tagliuzza allegramente la faccia e il collo ed è lì lì dal violentarla quando... Compare l'eroe dei due mondi, il Batman in versione malefica ma col cuoricino innamorato, e porta in salvo la donzella mentecatta, che, in tutto questo, ancora non ha capito: “Perché cose come quella dovevano succedere a me? Dio mi odiava davvero così tanto?” Unitevi a me nel coro angelico di “No, cogliona, sei tu che te le cerchi”. E, giustamente, per togliersi di dosso l'idea di essere quasi stata stuprata si fa una doccia che cancella tutto quanto. Dev'essere l'ultimo modello di doccia che fa l'elettro-shock e la lobotomia contemporaneamente. Ma eccoci alla prossima scena clou.

Inumidendomi le labbra, chiusi gli occhi prima di premere le mie labbra contro le sue.
Kelsey ricambiò il bacio e le sue labbra combaciavano perfettamente con le mie.
La spinsi più vicino a me con la mano che era ancora sul suo fianco, le mie dita accentuarono la presa mentre iniziai a spingere le labbra contro le sue.
Avvolgendo le sue braccia intorno al mio collo, spinse la mia testa più vicina alla mia, i nostri nasi si toccavano.
Facendo scorrere la mia mano dalla sua guancia fino al suo fianco, avvolsi le braccia intorno a lei prima di farla salire sulle mie ginocchia così che stava a cavallo.
Trovando la giusta posizione, Kelsey ruppe il bacio guardandomi negli occhi. Respirava velocemente, si morse il labbro. Strofinò il naso contro la conca del mio collo prima di iniziare a premere le sue labbra contro la mia pelle per poi iniziare a morderla e succhiarla.
Gemetti inchinando la testa dall’altra parte per darle più spazio.
Feci scivolare le mie mani dai suoi fianchi fino a raggiungere il suo sedere prima di dargli una leggera strizzata, la quale la fece quasi strillare dalla sorpresa. Sorrisi.
Staccandosi dal collo ritornò alle mie labbra iniziando la nostra pomiciata.
Sentii le sue mani premere contro il mio petto cercando di spingermi contro il materasso. Si distese sopra di me senza staccare le labbra dalle mie.
Aggrappai la sua vita prima di rotolare facendo sì che fossi io quello sopra.
Spostandomi sul suo collo, iniziai a darle lo stesso piacere che mi aveva dato qualche secondo prima ma, questa volta, usai più lingua e denti ottenendo come risultato i suoi dolci gemiti.
Ritornando alle sue labbra, la baciai un’altra volta. Feci scivolare la mia lingua nella sua bocca e iniziò la solita battaglia.
Spingendosi via, Kelsey rotolò facendo sì che fosse lei sopra di me e invece di riattaccare le sue labbra alle mie come pensavo, si sedette sul mio ventre. La guardai incuriosito.
Si morse il labbro facendo scivolare le mani fino al nodo del suo accappatoio.
Guardai le sue mani prima di ritornare a guardarla negli occhi.
Fece un respiro profondo pronta a snodare il nodo e rilevare il suo corpo meraviglioso ai miei occhi.

E qui penserete che il nostro eroe pieno di macchie e senza paura le zompi addosso - dopo averla messa a cavallo al grido di "al trotto, Kelsey, al trotto!".

(gif, va detto, trovata su Twitter)

E invece no. Questa storia funziona al contrario. Lei gliela sdogana sotto il naso continuamente e lui, impavido, resiste ai subdoli impulsi e continua a non volerglielo dare neanche per un secondo. Justin se lo tira, gente. O meglio, non si trastulla con la cerebrolesa ma con la scopamica, mentre la fidanzatina dorme bellamente nella stanza accanto. Questo sì che è amore, questo sì che è un sentimento nobile e puro. Oh, ma non fraintendete, glielo fa vedere un pochetto e poi si ritira. Lui è un omino cambiato. Lui sta con un'idiota da un paio di giorni e non vuole più fare la vecchia vita. Lei gli ha fatto capire cosa si sta perdendo con questa vitaccia. Sentite anche voi una vocina urlare "CLICHÉ, CLICHÉ, CLICHÉ?
Il capitolo 32 si conclude con la scema che torna a casa, dopo aver passato la notte dal bad boy non più tanto bad (e, secondo me, neanche tanto boy), che dice ai cari genitori più scemi di lei di aver dormito da un'amica. Con la faccia e il collo squarciati. Tutta tagliuzzata sui polsi. Con i segni della corda con cui era legata su gambe e braccia. Con dei vestiti da uomo. E loro ci credono, come non potrebbero? Ed è così che i nostri piccioncini colombelli se ne vanno a sQuola, mano nella mano, limonando a ogni passo. Qui si conclude e qui concludo io, perché ne ho letti troppi di fila e già mi sto sentendo male. 

Qui il link sull'Efp (dal 17 al 32).

6 commenti:

  1. 1. la gif è magistrale. al trotto justin, al trotto! semplicemente perfetta.
    2. "NO, COGLIONA, SEI TU CHE TE LE CERCHI!" (deformazione professionale, quando c'è da dire qualcosa in coro sono sempre pronta in prima linea)
    3. il fatto di venire nelle mutande, bleah, proprio un marchio di fabbrica delle BM assieme ai mitologici succhiotti che passare le medie tutti noi comuni mortali dimentichiamo
    4. io non ci posso proprio proprio credere, ma davvero c'è gente che legge sta roba?
    5. best-birthday-present-EVER.

    T'amo, ciao.

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  2. Oddio.
    Io non ho parole. La Gif è superba.
    Mi unisco al coro anche io, anche se sono stonata come una carampana.
    Poi che dire...Uhm... Ci siamo divertiti a contare la parola "labbra" nell'ultimo trafiletto e l'abbiamo contata ben undici volte contando i due "labbro" xD
    Complimenti per il coraggio.
    Cos
    Tanti auguri ancora alla Chiù <3
    E grazie ad entrambe per tutto questo.

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    1. ... che posso dire se non grazie?
      Di leggerci e seguirci, ovviamente. E sopportare questi obbrobri con tanto amore <3

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  3. Come si fa a leggere e commentare positivamente questa roba?
    Dio, che schifo.

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