lunedì 25 marzo 2013

Lettera aperta: mi si vuole insegnare l'amore.

Care Directioners e Beliebers,
non ho mai avuto la pretesa di essere un guru, un'esperta della vita, un modello per le generazioni future o stronzate di questo tipo. Ma dopo tre anni e tre mesi con la stessa persona, a costruire un rapporto assieme, a condividere ogni aspetto di me e della mia vita con lo stesso Lui, qualcosa dell'amore l'ho capito.
Mi si viene a dire che non conosco la devozione, il desiderio di condivisione, l'istinto di protezione nei confronti della persona che amo.
Mi si viene a dire che non posso capire, che non SO capire, dopo tre anni che lotto con me stessa e i miei limiti per diventare una persona migliore. Non per me, ma per lui.
Mi si viene a dire che non ho mai avuto un idolo e quindi devo solo starmene zitta. 
E forse questo è vero, non credo di aver mai avuto idoli - non ne ho mai sentito il bisogno. Ma anche io ho idealizzato una persona di cui non sapevo nulla, per sette anni gli ho regalato ogni palpito di cuore e ogni emozione senza capire che facevo del male a me stessa, sacrificavo la parte più preziosa di me per qualcuno che mai si era preso la briga di conoscermi; per qualcuno che IO non mi ero mai presa la briga di conoscere davvero.
Perché poi quando l'ho fatto ho scoperto che non mi piaceva poi così tanto, anzi... non mi piaceva per niente e nell'istante in cui l'ho realizzato mi sono tolta di dosso il peso che mi ha impedito di essere felice, di vivere un'adolescenza normale, di sentirmi libera di essere quello che ero perché schiacciata dall'ossessione di essere quello che lui avrebbe voluto io fossi.
Ora non sto a dirvi che i vostri idoli vogliono che voi siate qualcosa che non siete, specie perché non sanno neanche chi siete né hanno sentore della vostra esistenza. E no, il fatto che vi abbiamo mandato una foto su kik o dato il follow su Twitter non significa che siano vostri amici. Perché come l'amore anche l'amicizia richiede tempo e pazienza, dedizione. Non è frutto di un click online, non è conseguenza diretta di una foto, un abbraccio a un concerto o una menzione. È un'architettura delicatissima di intenzioni e desideri che si incontrano e realizzano vicendevolmente, una reazione chimica preziosa e dolorosamente fragile.
Quello che voglio dirvi è che non si ama un'idea così come si ama una persona
Un'idea è costruita, l'idea che voi avete dei vostri idoli è un'immagine di fantasia disegnata dalla vostra mente sulla base di qualcosa che magari neppure è stato scritto da chi credete di amare.
Una persona è carne, calore, odore. Presenza costante, non necessariamente fisica. Partecipazione, condivisione, incontro e scoperta. Scambio reciproco di umori, parole, pensieri, idee. 
Non si ama un'idea così come si ama una persona, non è fisicamente possibile proprio perché l'idea non è fisica. Non ti stringe la notte, un'idea, e non ti accarezza i capelli quando piangi. Non ti prepara il cappuccino la mattina anche se è in ritardo per andare a lezione, e non aspetta con te che tu prenda l'autobus quando invece deve andare nella direzione opposta.
E questo non significa che non rispetti l'ammirazione che avete per i vostri idoli, l'idolatria che riservate loro con una lealtà che potrebbe persino essere definita ammirevole se non sfociasse in un estremismo terrificante. Se voi rispettate me io rispetto voi, le regole per interagire con me sono semplici e lineari.
Ma se venite da me con l'idea di insegnarmi l'amore, allora non ci siamo.
Perché io amo, ogni giorno, nonostante a volte sia faticoso e faccia paura come nient'altro nella vita, e lo faccio con tutta la dignità e l'umiltà che mi è possibile avere a soli ventitré anni. Perché sono piccola, mi sono affacciata alla vita da poco e delle mie smusate porto ancora le cicatrici e so di avere ancora molto da imparare. 
Insultatemi, piuttosto, ma non venite a dirmi che io dell'amore non so niente.

7 commenti:

  1. Io condivido ogni parola, ma già lo sai.

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  2. Belle parole, davvero. So cosa provi e sono d'accordo con tutto ciò che hai detto. Mi definisco piccola anche io, a 23 anni, perché sì, non siamo nemmeno arrivati ad 1/4 della nostra vita.

    Sil (@_damnedangel)

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  3. Belissime parole, mi hai fatta commuovere! :')
    Fra

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  4. Vere e belle. Due aggettivi per le tue parole.
    Un abbraccio.
    Cos

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